Il potere della leggerezza by Francesco Fabiano

Il potere della leggerezza by Francesco Fabiano

autore:Francesco Fabiano [Fabiano, Francesco]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Medical, Nursing, Psychiatric & Mental Health, Health & Fitness, Mental Health
ISBN: 9791254944981
Google: baykEAAAQBAJ
editore: Baldini+Castoldi
pubblicato: 2022-12-28T23:00:00+00:00


DIALOGO CON ANDREA LORENI

Andrea Loreni è un funambolo, filosofo, speaker e formatore. Nel suo percorso di ricerca ha unito lo zen e il funambolismo, quali strade privilegiate di accesso all’autenticità artistica ed esistenziale. Ha percorso chilometri su un cavo d’acciaio sospeso nel cielo, camminando sopra grandi città italiane e internazionali, in Svizzera, Serbia, Israele, Thailandia, Giappone. Ha partecipato a numerosi programmi televisivi, film e videoclip; ha collaborato con Vasco Rossi e Niccolò Fabi ed è formatore e speaker per università, banche, aziende, alle quali insegna la gestione del disequilibrio nel cambiamento e l’accoglienza della paura e del rischio. Ha pubblicato due libri: Zen e funambolismo (Funambolo edizioni, 2019) e Breve corso di funambolismo per chi cammina col vento. Sette passi per attraversare la vita (Mondadori, 2020).

Lascio a lui raccontare di sé… Ecco la sua «Biografia leggera», in cui raccoglie i momenti più leggeri della sua vita.

«Avevo circa otto anni, ero in vacanza con mio padre, mia sorella e mia nonna; eravamo in un paese caldo dell’Asia o del Centroamerica, non ricordo più, forse proprio a causa di ciò che mi successe e che sto per raccontarvi…

Ricordo il bordo di una piscina, un resort bianco e un sentiero verso la spiaggia, poi di colpo due farfalle coloratissime che danzano davanti ai miei occhi incantati. Entusiasmato e contagiato dal loro fluttuare leggero e libero, mi metto a saltellare canticchiando “Butterfly Butterfly Butterfly” e mi dimentico di ogni cosa.

Questo momento estatico viene bruscamente interrotto dalla presa di coscienza di ciò che sto facendo, e dall’immediata vergogna. Guardandomi furtivamente in giro, per assicurarmi che nessuno mi avesse visto, parto di corsa verso la piscina dove mi aspettava la mia famiglia. Si fa tutto nero e mi ritrovo steso a terra con un forte dolore alla testa. Apro gli occhi e capisco di avere iniziato a fuggire dalla mia vergogna che ero a poco più di un metro da una palma, contro il cui rugoso tronco è terminato brutalmente il mio primo momento leggero di cui ho memoria.

Mi sveglio in una stanza con le finestre aperte per fare entrare il sole estivo e tutte le sue possibilità. Faccio colazione e nel frattempo decido se fare un giro in bici oppure una corsa, allenarmi con le clave oppure sul cavo, o infine dedicarmi alla lettura de Il Signore degli Anelli.

Non ero in vacanza, avevo circa venticinque anni, avevo appena finito l’università e non avevo prospettive, mi ero laureato in Filosofia Teoretica perché mi piaceva, e non per avere prospettive, oppure, che è lo stesso, per avere prospettive talmente ampie da risultare impossibili da ricondurre a piani di azione. Era proprio ciò che volevo e la cosa mi rendeva leggero, libero dall’incombenza di pianificare, non c’era nulla che dovessi fare.

Una sensazione simile l’ho riprovata solo molti anni dopo, nel 2020, quando la notizia del lockdown e il diffondersi della pandemia mi ha fatto vivere per alcuni giorni di nuovo senza prospettiva. Saremo morti tutti nel giro di un mese, per cui perché fare piani a lungo termine?



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